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Lo shopping di Natale ai tempi della pandemia

Anche il Natale non è più lo stesso ai tempi della pandemia! Lo shopping natalizio ha un sapore decisamente diverso da quando il mondo intero è tenuto sotto scacco dal nuovo Coronavirus. Una cosa è certa: gli italiani non hanno per niente rinunciato alle compere di Natale, ma le abitudini d’acquisto sono decisamente cambiate. Scopriamo come!

Le spese di Natale in centro città

In barba alle raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico e del Governo, gli italiani hanno affollato le vie del centro in cerca dei regali di Natale. Questo fenomeno ha interessato tutte le città, da nord a sud, e i commercianti locali hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.

Dopo le chiusure e le varie limitazioni dei mesi scorsi, le piccole attività locali non aspettavano altro che il periodo di Natale per tirare una boccata d’aria fresca e incrementare il fatturato. Con ingressi contingentati, gel igienizzante e mascherina ben indossata, dentro i negozi i livelli di sicurezza non destano particolari preoccupazioni.

A vedere le vie del centro affollate, si direbbe che la paura del Covid sia sparita, soppiantata dall’atmosfera natalizia e dalla voglia di una leggera spensieratezza. Il pericolo di una nuova ondata è ancora in agguato e questo lo sappiamo bene, ma la scelta degli italiani per il momento è di fare buon viso a cattivo gioco e far vincere l’ottimismo.

Abbiamo parlato dell’incremento delle vendite delle attività commerciali cittadine, ma non tutti stanno raccogliendo i benefici dello shopping natalizio. La chiusura dei centri commerciali nel weekend, ha fatto calare le vendite di quei negozi e se prima avere una bottega in un centro commerciale era molto conveniente (soprattutto a Natale), adesso non è più così.

Lo shopping online per evitare ogni rischio

La paura del contagio e la necessità di evitare assembramenti in città, ha portato molti acquirenti a preferire le spese online. A partire dal Black Friday, i grandi portali del commercio online come Amazon, sono stati presi d’assalto e nelle settimane successive i corrieri hanno avuto un gran da fare per consegnare tutti i pacchi a domicilio o negli appositi punti di ritiro.

Le ditte di consegna hanno adottato dei precisi protocolli per garantire la sicurezza dei fattorini e dei clienti. Oltre alla mascherina e all’igiene costante delle mani, anche la distanza è un fattore chiave per evitare ogni rischio.

Chi invece vuole proprio evitare ogni contatto con le persone, può richiedere la consegna presso i famosi “locker”, dei grandi armadi utilizzati da Amazon e altri operatori e dislocati in punti strategici della città.

Per il ritiro, basta digitare il codice nell’apposita tastiera oppure, in alternativa, utilizzare il lettore ottico e il codice a barre inviato tramite e-mail. Quest’ultima soluzione è un ulteriore strumento per evitare il contatto con la tastiera, che viene utilizzata da tante altre persone.

Comprare online ha di certo degli inconvenienti, ma è possibile ridurli al minimo con alcuni piccoli accorgimenti. Chi desiderava regalare un maglione caldo e morbido alla suocera, può sempre affidarsi alle recensioni degli altri utenti per sapere se il tessuto è davvero confortevole come sperato.

Ormai le remore verso i pagamenti online sono state abbandonate dalla maggior parte degli italiani. Pagare con carta tramite i portali del web è diventata quasi un’azione di routine per molti. Anche gli irriducibili sostenitori del contante, iniziano a mostrare curiosità e fiducia verso questi strumenti di pagamento più moderni.

Tiriamo le somme sul primo shopping Natale ai tempi della pandemia

Cosa possiamo imparare da questo Natale un po’ diverso? Che affidarsi solo alla vendita in negozio non è più una scelta saggia. Le incertezze per il futuro sono così tante, che non sappiamo ancora se andremo incontro ad altre chiusure e limitazioni.

Oggi più che mai la vendita in negozio dev’essere affiancata anche dalla vendita online. Chi si è organizzato per tempo e ha già messo in piedi il proprio e-commerce, ha potuto trarre il massimo dalle compere di Natale. Certo, bisogna tenere in conto delle spese di startup e degli investimenti pubblicitari, ma il bilancio non può che essere positivo.